La mindfulness è una disciplina derivante da antiche pratiche meditative rielaborate in chiave occidentale e estrapolate dalla loro matrice spirituale. Il biologo statunitense Jon Kabat-Zinn ha assunto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della mindfulness nella forma che oggi conosciamo. Kabat-Zinn riadattò la sua approfondita conoscenza della meditazione alla luce delle proprie conoscenze mediche. Nel 1979 introdusse la mindfulness come protocollo clinico per il trattamento del dolore cronico e delle conseguenze di ansia e stress.
La pratica della mindfulness prevede lo sviluppo della competenza nell’orientare i propri processi attentivi focalizzandoli sul momento presente ed eliminando l’interferenza di atteggiamenti valutativi e di autogiudizio.
In psicoterapia la mindfulness si è dimostrata particolarmente affine all’utilizzo nella terapia cognitivo comportamentale e nell’approccio integrato in sessuologia in cui è entrata a far parte degli strumenti a disposizione del sessuologo per il trattamento su più livelli delle problematiche sessuali.
Una difficoltà sessuale coinvolge sempre la dimensione psicologica e quella corporea, una terapia che tenga conto di entrambi questi livelli garantisce la maggiore efficacia e stabilità del risultato.
Favorendo un maggior contatto e accoglienza delle sensazioni corporee e i vissuti emozionali nel qui ed ora dell’esperienza la mindfulness è in sintonia con obiettivi utili al trattamento di problematiche del piacere, del desiderio sessuale e dell’orgasmo (sia nel caso dell’anorgasmia sia dell’eiaculazione precoce) così come di disturbi da dolore sessuale (vaginismo, dispareunia). Inoltre la capacità sospendere meccanismi di auto-osservazione giudicante e valutativa è un tema centrale per il superamento di problematiche legate ad ansia da prestazione e fenomeni di spectatoring coma la disfunzione erettile.
La mindfulness si basa sull’acquisizione di una particolare competenza nel modulare i propri stati di conscienza cioè il livello di vigilanza e consapevolezza di se stessi e del mondo esterno. Lo stesso coinvolgimento sessuale è un processo psicofisiologico che coincide con un peculiare stato di coscienza. Nel coinvolgimento sessuale prevale la progressiva focalizzazione sul qui ed ora dell’esperienza sensoriale, emotiva ed erotica, mentre tutto il resto resta sullo sfondo. Un’interferenza nel coinvolgimento sessuale può essere la causa e/o la conseguenza della maggior parte delle problematiche sessuali. Agendo su questo livello la mindfulness può restituire un senso di padronanza e autoefficacia su meccanismi altrimenti vissuti come intangibili e incontrollabili, per questo particolarmente preoccupanti. L’accesso a stati di coscienza che favoriscono l’introspezione e l’elaborazione immaginativa apre inoltre la strada a un lavoro di decondizionamento e riassociazione emotiva, efficace nel superamento delle esperienze traumatiche così come della reattività fobica o ansiosa che può anteporsi all’intimità sessuale.
Come ogni altra tecnica utilizzata in sessuologia clinica, la mindfulness difficilmente può bastare da sola al superamento di un disturbo sessuale. Persone già esperte in discipline come lo yoga o la meditazione possono spesso incontrare difficoltà ad applicarne i principi nell’affrontare una propria difficoltà sessuale. È competenza del sessuologo contestualizzare l’utilizzo di risorse provenienti da altri campi del sapere nella cornice di un lavoro psicologico e psicoterapeutico. Ogni tecnica viene selezionata e rielaborata in base a criteri scientifici che ne supportino l’applicazione in ambito sanitario studiandone le implicazioni psicofisiologiche e l’effettivo contributo agli obiettivi terapeutici. A fare la differenza è spesso il momento in cui un’approfondimento esperenziale viene proposto e la sua connessione con le tematiche emergenti nel percorso di analisi e elaborazione psicologica in divenire.
Nell’esperienza dell’AISPS la mindfulness si è dimostrata una risorsa con fattori di efficacia direttamente applicabili a molteplici problematiche e disturbi sessuali con benefici che si estendono ad altre aree della vita della persona, soprattutto dove incidono vissuti di ansia e stress. Esperienze di meditazione e mindfulness sono previte anche nei nuovi protocolli di consulenza e terapia online dove il sessuologo le propone in modo diretto durante le sessioni di collegamento audio-video e atteaverso videotutorial assegnati in modo personalizzato nell’area riservata del sito internet.
Crediamo fermamente nell’approccio integrato e nell’arricchimento che un dialogo con altre discipline può offrire alla sessuologia scientifica.
Autori
Psicologo Sessuologo AISPS Roma
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa AISPS Roma